Le Figlie Della Carità

Chi sono?

La Compagnia deriva dalle confraternite di Dame della Carità istituite a partire dal 1617 da Vincenzo de Paoli (1581-1660) per il servizio a domicilio dei poveri e degli ammalati.

Queste fraternità si diffusero rapidamente nelle aree rurali della Francia e a Parigi, dove nel 1630 le dame vennero affidate alla direzione di Luisa di Marillac (1591-1660), vedova di Antoine Le Gras. Vincenzo maturò la convinzione che, per proseguire e migliorare l’opera, occorresse un impegno pieno da parte delle Dame, così il 29 novembre 1633 le prime quattro ragazze si riunirono attorno a Luisa di Marillac per condurre vita fraterna in comunità nella sua casa presso la chiesa di Saint-Nicolas-du-Chardonnet a Parigi. Fu la prima Compagnia di donne in abito secolare e di vita comune dedite a opere di assistenza domiciliare istituita nella Chiesa cattolica.

Il 25 marzo 1642, festa dell’Annunciazione, Luisa e le sue compagne emisero privatamente i tre voti di povertà, obbedienza e castità più il quarto, specifico della Compagnia, di servire i poveri.

La Compagnia, detta in origine delle Serve dei poveri della Carità, venne approvata come confraternita il 20 novembre 1646 da Giovanni Francesco de Gondi, arcivescovo di Parigi, che ne affidò la direzione a Vincenzo de Paoli; venne nuovamente approvata il 18 gennaio 1655 dal cardinale di Retz, che la pose in perpetuo sotto la guida del superiore generale della Congregazione della Missione, e l’8 luglio 1668 ricevette il riconoscimento pontificio tramite il cardinale Luigi di Borbone-Vendôme, legato a latere di papa Clemente IX.

Le prime regole della Compagnia vennero redatte da Luisa di Marillac e riviste tra il 1645 e il 1655 da Vincenzo de Paoli, che le spiegò alle sodali mediante le conferenze settimanali di formazione che tenne fino al 1659. René d’Alméras, successore di Vincenzo de Paoli alla guida dei lazzaristi, raccolse e codificò le regole elaborate dal suo predecessore, che vennero promulgate da Edmond Jolly, terzo superiore generale dei lazzaristi.

La Compagnia si diffuse in Francia e in Polonia; dissolta nel 1792, venne ricostituita sotto Napoleone nel 1800 e nel XIX secolo iniziò ad espandersi nei vari paesi europei (prima in Spagna, poi in Svizzera e in Italia) ed extraeuropei (Turchia, Egitto, Siria, Cina).

La Congregazione per i Religiosi aggiornò e approvò le costituzioni delle Figlie della Carità nel 1954 e nuovamente nel 1980.

Vincenzo de Paoli, beatificato nel 1729, è stato canonizzato da papa Clemente XII il 16 giugno 1737; Luisa de Marillac è stata proclamata santa l’11 marzo 1934 da papa Pio XI; tra le Figlie della Carità elevate all’onore degli altari si ricordano anche Catherine Labouré, Giuseppina Nicoli e Rosalie Rendu.

Attività e diffusione

Oltre al servizio domiciliare ai poveri e ai malati, le Figlie della Carità si dedicano alla cura degli orfani, all’assistenza agli infermi negli ospedali e agli anziani nelle case di riposo, alla cura dei disabili, anche mentali, al servizio nelle scuole e alla gestione di rifugi per donne e bambini in difficoltà.

In origine le Figlie della Carità indossavano abiti secolari, ma presto si affermò l’uso del costume delle ragazze del popolo dell’Île-de-France, in stoffa grossolana di saia grigia (donde il nome sœurs grises, con cui vengono indicate in Francia), e con colletto e cuffia (toquois) bianchi; la cuffia venne poi sostituita dal caratteristico copricapo a larghe tese, la “cornetta”, già in uso tra le contadine di Parigi, della Piccardia e del Poitou, le cui “ali” nel corso del XVIII secolo divennero sempre più larghe e inamidate.  Proprio per questo le Figlie della Carità a Spezia, in quel periodo e anche successivamente, erano conosciute come le “Cappellone” .

Dopo il Concilio Vaticano II, papa Paolo VI invitò personalmente la superiora generale delle Figlie della Carità a semplificare l’abito, che il 20 settembre 1964 divenne blu scuro, e senza cornetta.

Le Figlie della Carità rappresentano la più numerosa società femminile della Chiesa e sono presenti in 91 paesi. La casa generalizia è presso il convento di rue du Bac a Parigi.

Mission

Come Congregazione sentiamo forte la responsabilità nella trasmissione della fede e dei valori cristiani alle giovani generazioni, ed è proprio la consapevolezza di questa responsabilità che ci muove ogni giorno. Tuttavia l’evangelizzazione non è il nostro obiettivo principale perché sentiamo prioritario e urgente accompagnare i bimbi passo passo nella loro crescita umana – relazionale.

Vogliamo crescere giovani preparati e al tempo stesso allenati ad aprire occhi e cuore, giovani che sappiano prendersi cura del loro paese e delle persone che hanno accanto, giovani che sappiano relazionarsi e comunicare in modo corretto, capaci di creare sinergie perché in grado di vedere la differenza come dono e non come minaccia. Investire nelle scuola è investire nel futuro del nostro paese.

Desideriamo dunque prenderci cura e accompagnare nel cammino di crescita i bimbi, partendo dalla Sez. Primavera – Scuola Infanzia, proseguendo nella Scuola Primaria e continuando anche dopo, nella fase più delicata e importante della vita che è quella dell’adolescenza.

Ci auspichiamo che i bimbi trovino nella loro scuola anche una “casa” alla quale poter tornare liberamente ogni volta che ne hanno bisogno.

Le Figlie della carità Oggi

Foto delle Figlie della carità oggi Gruppo di ascolto